COSA E' IL KARATE
Karate significa mani vuote.
Il vero scopo del karate è quello di evidenziare, attraverso la pratica delle tecniche, la conoscenza di noi stessi, al fine di arrivare a perfezionare i nostri aspetti positivi e correggere quelli più deteriori.
Il karate pertanto, non è solo un incomparabile strumento di difesa personale, ma anche e soprattutto disciplina sportiva che conduce il praticante alla conquista di un sempre maggiore equilibrio psichico, lo valorizza e lo educa nel carattere; gli insegna che la vera forza non è l'uso della violenza ma il razionale dominio di se stessi.
Il grande Maestro Funakoshi, fondatore dello stile moderno del karate, così ne sintetizzava lo spirito: Come la superficie di uno specchio riflette le immagini di ciò che le sta di fronte e la quiete di una valle riecheggia anche i più tenui suoni, così lo studente di karate deve liberare la propria mente da ogni motivo di perturbazione emotiva, al fine di reagire nel modo più razionale a qualsiasi cosa gli si possa parare innanzi.
Il cinema e una certa letteratura, per scopi bassamente commerciali, ci hanno recentemente presentato degli aspetti deteriori del karate: violenza, rottura di tavolette e mattoni, ecc.
Tutto ciò non ha niente a che vedere con la vera arte del karate.
Karate non è sinonimo di violenza ma anzi significa imparare a controllare e a disciplinare l'aggressività di ogni individuo.
Il karate infatti è l'unico sport di combattimento in cui il rispetto per l'avversario è norma ed elemento essenziale.
Hitotsu, Jinkaku Kansei ni Tsutomuru Koto
Prima di tutto, cerca di perfezionare il carattere
Hitotsu, Makoto no Michi wo Mamoru Koto
Prima di tutto, percorri la via della sincerità
Hitotsu, Doryoku no Seishin wo Yashinau Koto
Prima di tutto, rafforza instancabilmente lo spirito
Hitotsu, Reigi wo Omonzuru Koto
Prima di tutto, osserva un comportamento impeccabile
Hitotsu, Kekki no Yu wo Imashimuru Koto
Prima di tutto, astieniti dalla violenza e acquisisci l'autocontrollo
Le basi fondamentali per apprendere nel modo migliore le tecniche sono le seguenti:
- Equilibrio e movimento del corpo nelle sue forme dinamiche e statiche
- Contrazione ed espansione del corpo
- Concentrazione mentale
- Potenza (uso e disciplina)
- Velocità
- Equilibrio (fisico e spirituale)
- Autocontrollo
- Continua ricerca e incremento delle proprie capacità per superare i limiti base.
I praticanti devono inoltre avere sempre presente i cinque seguenti punti:
- Mantenersi in buona salute
- Avere ed usare pazienza
- Avere umanità e altruismo
- Conoscere e praticare il sentimento di rispetto
- Disciplinare le proprie forze.
Devo dire innanzi tutto che quanto ho raggiunto finora nella mia maturazione di uomo, lo devo prevalentemente al karate e al M° Hiroshi Shirai: questo nobile sport è stato per me un autentico messaggero di un nuovo costume sportivo che costituisce la vera essenza dello sport, vale a dire la gioia di praticare un'attività fisica assolutamente disinteressata.
Il karate non mi ha offerto nessun genere di privilegio materiale, ma quanta gioia e serenità mi ha donato nel praticarlo!
Un gradino dopo l'altro, nella scala dei valori morali, si sono dischiusi via via alla mia visione della vita: è difficile spiegare come si possa avere assoluto rispetto verso l'avversario contro il quale si combatte per la conquista del titolo europeo o mondiale.
E' difficile spiegare l'affetto sincero e fraterno che mi lega ai miei compagni nella Nazionale che, tuttavia, sono anche irriducibili e bravissimi avversari; come è difficile spiegare che l'ambizione che sempre prevale in me, tanto nelle competizioni agonistiche quanto nell'insegnamento, non è rivolta alla mia persona, bensì al modesto contributo che do e trasmetto al mio sport preferito.
Non so se queste siano piccole o grandi cose, so solo che conquistarle mi è costato tanta fatica e tanta riflessione, e che oggi sono largamente compensato da altrettanta gioia e serenità.